La Crescita infelice by fausto gusmeroli

La Crescita infelice by fausto gusmeroli

autore:fausto gusmeroli [gusmeroli, fausto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Castelvecchi
pubblicato: 2022-02-01T23:00:00+00:00


Navigando sul Titanic

Celeberrima è la storia del Titanic, il maestoso transatlantico costruito in Inghilterra agli inizi del secolo scorso, massima espressione della tecnologia navale del tempo. Salpato dall’isola il 10 aprile del 1912 per il suo viaggio inaugurale verso l’America, va a collidere con un iceberg nella notte tra il 14 e il 15 aprile, inabissandosi e portando alla morte molti dei passeggeri e dell’equipaggio.

Il Titanic è forse l’immagine più fedele dello stato attuale dell’umanità. Non diversamente da quei passeggeri che danzando e cantando navigano verso il naufragio, l’umanità sembra viaggiare con altrettanta spensieratezza verso il disastro, in dispregio alle alte grida d’allarme lanciate dagli esperti, tanto dalla sponda ambientale quanto da quella sociale. Sempre l’uomo ha dovuto fronteggiare pericoli di vario genere, mai però con la dimensione, la complessità e la gravità di oggi. Nella sua opera Collasso, Jared Diamond racconta delle molte civiltà del passato scomparse, alcune molto potenti e in apparenza solidissime. Nel villaggio globale di oggi, egli ammonisce, è in gioco la sopravvivenza dell’intera civiltà umana, minacciata da una crisi ambientale senza precedenti. L’impronta ecologica (Ecological footprint), l’indicatore elaborato da Mathis Wackernagel e William Reese misura l’area di mare e di terra biologicamente produttiva necessaria a rigenerare le risorse naturali consumate dall’uomo e metabolizzare i rifiuti prodotti, denuncia una pressione sulla biosfera ormai fuori controllo, ben oltre i limiti della sostenibilità. L’attuale impronta è di 2,87 ettari a persona a fronte di una disponibilità di 1,71, con un disavanzo quindi di 1,16 ettari. È del tutto evidente che così non si può continuare. Il modello previsionale World 3 di Jay W. Forrester, descritto nel III rapporto del Club di Roma, prefigura per i prossimi decenni il tracollo della società umana, dapprima per il depauperamento delle risorse non rinnovabili, poi per l’inquinamento e infine per la crisi alimentare. Il solo scenario possibile, ancora una volta, sta nel superamento dell’economia di crescita, ovverossia nella decrescita.

A giustificare queste fosche previsioni vi sono due grandi emergenze globali: il cambiamento climatico e il declino della biodiversità. Entrambe sono determinate dall’uomo, rispettivamente attraverso le emissioni di gas-serra e la distruzione e alterazione degli ecosistemi. L’aumento della temperatura di 1,5°C in media globale rispetto all’era pre-industriale è ritenuto dai climatologi una sorta di punto di non ritorno, superato il quale le alterazioni del clima s’intensificherebbero notevolmente, scatenando alluvioni, uragani, inondazioni, dissesti idrogeologici, siccità, desertificazione, incendi, ondate di calore, carestie, malattie, guerre ed esodi biblici. Il punto di non ritorno potrebbe presentarsi già in questo decennio. I tassi di perdita di biodiversità sono superiori di migliaia di volte a quelli delle cinque estinzioni di massa verificatesi in passato, la più grave delle quali comportò la scomparsa del 90% delle specie. Perché il patrimonio biologico si ricostituisse, ci vollero, ogni volta, milioni di anni. L’attuale estinzione potrebbe avere effetti esiziali per l’uomo. Quando la dotazione di specie scende sotto una certa soglia, gli ecosistemi collassano, poiché sono le reti di relazioni tra le specie a conferire loro robustezza e flessibilità e consentire di svolgere quelle



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.